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SM 9,35
OggettodisegnoAutoreMartinelli, Domenico [Info autore]Titolo[Pianta di casino]Datazione1690 post - 1698 ante (contesto)Materia e tecnicacarta, penna e inchiostro, acquerelloMisuremm 728 x 486CommittenteHarrach, conte
Notizie storico-criticheIl soggetto rappresentato in questo disegno è rilevabile dalla descrizione ad esso sottoposta. Si tratta dell' "[...] Idea d'un Casino dj divertimento in villa [...]", disegnato da Domenico Martinelli - che appone la sua firma alla fine - probabilmente per il conte Ferdinand Bonaventura Harrach, il cui nome compare in un'iscrizione sul verso del disegno insieme a quello di MartineIli, trascritti secondo HeIlmut Lorenz dal biografo Giovanni Battista Franceschini (Lorenz 1991, M KAT 85, pp. 265-266).
La datazione proposta è incerta ed è formulata in base al contesto, ossia all'arco temporale dell'impegno di Martinelli per il conte Harrach.
Di questo edificio, oltre questa pianta, si possiede anche il prospetto (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,4).
Lo schema riprende una tipologia adottata da Martinelli in altre occasioni: nel casino del giardino progettato per Stockhammer (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,27), nella cappella del monastero di Lubiana progettato per l'Ordine dei Cavalieri Teutonici (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,32) e negli impianti di alcune cappelle ottagonali.
Intorno alla sala centrale ottagonale, si sviluppano sui lati retti quattro logge coperte e sui Iati obliqui altrettanti ambienti a forma di losanga esagonale in comunicazione sia con le logge a Iato, sia con la sala centrale. Gli accessi delle logge sono affiancate da colonne, che nelle due logge in asse verticale, più grandi, sono disposte accoppiate verso il fronte esterno, ad indicare nella perfetta simmetria dell'edificio una sorta di asse o percorso principale.
Come si evince dalla descrizione, trascritta interamente da Lorenz nella pubblicazione su Domenico Martinelli (Lorenz 1991, MZ 483 p. 333), l'edificio disponeva di un secondo livello (peraltro ipotizzabile dalla presenza di quattro scale a lumaca inserite nei pilastri centrali) in cui però le logge rimanevano scoperte per introdurre maggiore luce all'interno, attraverso gli ampi finestroni. Le quattro stanze superiori sui lati obliqui dovevano ospitare i "Cori da Musica" e gli strumenti: per questo erano state progettate con un'altezza adeguata e un soffitto voltato, in modo da diffondere correttamente il suono. Una balaustrata correva intorno alla sala centrale sopra il cornicione, per affacciarvisi dai locali adiacenti. Sul perimetro esterno erano invece impostate dodici finestre, per mezzo delle quali si poteva godere del giardino e della campagna circostante a 360 gradi.
Le scale a lumaca si spingevano fino al sotterraneo, dove erano collocati "luoghi di commodità et altri utensili". Tra le decorazioni previste, le medaglie con scolpiti i "dodici Cesari" e altri emblemi. All'esterno era prevista una platea lastricata da poter circondare con catene. Nell'iscrizione si parla infine di disegni chiarificatori aggiunti, a noi non pervenuti.

BibliografiaH. Lorenz, Domenico Martinelli und die österreichische Barockarchitektur, Wien 1991, pp. 265, 333 n. MZ 483, fig. 301 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro