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SM 9,125
OggettodisegnoAutoreMartinelli, Domenico [Info autore]Titolo[Pianta del piano terreno di palazzo Sternberg a Praga]Datazione1692 (documentazione)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostro, acquerelloMisuremm 930 x 680CommittenteSternberg, Wenzel Adalbert conte
Notizie storico-criticheGrazie alle raccomandazioni dei suoi committenti viennesi, e ai loro stretti rapporti con la Boemia, Martinelli ottiene presto l'incarico di progettare il palazzo del conte Wenzel Adalbert Sternberg a Praga, che doveva sorgere in luogo di un edificio preesistente. Il fatto che da tempo si sapeva che Martinelli si era occupato di questo edificio, unito al fatto che, il palazzo realizzato successivamente, presenta chiari rapporti con il barocco viennese, fu considerato come opera sua, e creò un'immagine errata del suo stile. Il ritrovamento dei disegni originali dell'architetto, dimostrano che egli stava lavorando a questo progetto, a Vienna, già dal 1692, progetto che però non fu realizzato, e il palazzo completato in seguito da G.B. Alliprandi, intorno al 1697, si collega solo indirettamente al Martinelli. Nel 1690 il conte Sternberg acquista la parte più ampia del terreno edificabile nel Hradschin, un lotto dalla forma stretta e allungata. Martinelli dovette quindi collocare gran parte degli ambienti nelle ali posteriori dell'Hirschgraben, poiché la stretta facciata sul Hradschin, non permetteva alcuna successione rappresentativa degli spazi. La pianta del piano terra (che riporta in acquerello giallo le strutture dell’edificio preesistente) si sviluppa simmetricamente lungo l’asse longitudinale del lotto, che prevede, in sequenza, il vestibolo, fiancheggiato da corridoi e articolato con doppia fila colonne, il lungo cortile, la sala terrena e la sala aperta sul giardino. La scala a doppia rampa a sinistra del vestibolo, collegava il piano terra con l’antisala e la sala di rappresentanza al primo piano. Gli ambienti destinati alla residenza di sviluppavano attorno al cortine d’onore, e nel corpo di fabbrica retrostante con terrazza panoramica. Nella facciata che dà sul piazzale del Hradschin, Martinelli introduce il suo motivo dei risalti angolari, non così accentuati come negli altri esempi, ma schematizzati, adattandoli a una costruzione che, per posizione e proporzione, non è idonea. Il disegno della corte principale ricorda il romano palazzo Altieri, mentre, per la corte aperta sul ripido pendio verso l'Hirschgraben, per la cui realizzazione erano state necessarie delle enormi sottostrutture, è adottato lo schema a tenaglia. Possiamo datare con precisione questo progetto grazie ad una lettera, relativa a "Scandagli per il Palazzo di Praga del S. Vinceslao Adalberto Conte di Sternberg… a die 3 dicembre 1692" (Biblioteca Statale di Lucca, ms. n. 1856, f. 18), indirizzata al capocantiere Martino D'Allio, allora impegnato nella costruzione del Palazzo Czernin a Praga. Probabilmente si tratta di una "progettazione a distanza", ideata alla scrivania di Vienna, senza conoscere la morfologia del sito, dato che non vengono considerati né il terreno scosceso, né le strutture della precedente costruzione.
BibliografiaH. Lorenz, Domenico Martinelli und Prag, in Umení, XXX, 1982, p. 23, fig. 2/D Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]H. Lorenz, Domenico Martinelli und die österreichische Barockarchitektur, Wien 1991, pp. 53, 203-205, 335 n. MZ 507, fig. 54 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]I. Nitecka, Adaptacja form architektury palacowej na terenie Królestwa Czeskiego na przelomie XVII i XVIII wieku, in Slask i Czechy. Wspólne drogi sztuki, a cura di M. Kapustka, A. Koziel, P. Oszczanowski, Wroclaw 2007, p. 284, fig. 168 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro