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SM 8,6
OggettodisegnoAutoreOrlandi, Stefano [Info autore]Titolo[Decorazioni di parete e soffitto nella sala delle Stelle in Palazzo Manfredi a Faenza]Datazione1727 ca. - 1728 ca. (contesto, analisi stilistica, analisi iconografica)Materia e tecnicacarta, penna e inchiostro, acquerellaturaMisuremm 430 x 310
Notizie storico-criticheNell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Altro come sopra [leggi: Pieritto per dipingersi]". Il foglio sembrerebbe presentare una proposta per la decorazione ad affresco del punto di raccordo tra parete e soffitto. Alcune porzioni del disegno, dal ritmo accentuatamente mosso e articolato, corrispondono fedelmente all'intelaiatura architettonica dipinta da Stefano Orlandi nella sala delle Stelle in palazzo Manfredi a Faenza (Ravenna) tra il 1727 e il '28 insieme a Vittorio Maria Bigari, suo consueto collaboratore nelle vesti di figurista, che vi rappresentò il Carro della Notte. Nel Settecento, infatti, il palazzo subisce una serie di modifiche per adeguarlo alla nuova funzione di residenza dei governatori pontifici, comprendenti l'affrescatura dell'appartamento del Magistrato condotta dai due affiatati colleghi. Le affinità tra la versione grafica e quella ad affresco riguardano soprattutto il timpano spezzato culminante in un motivo a spirale e incorniciante un vaso baccellato colmo di frutta e fiori, come pure il timpano spezzato sottostante decorato da esuberanti elementi fogliacei resi con un tratto sicuro e nervoso. Tanto lo stile che la selezione del repertorio ornamentale avvicinano questo elegante disegno ad altri appartenenti alla stessa Collezione Sardini Martinelli (inv. 8,1; 8,4; 8,5; 8,20 recto; 8,3; 8,37-38 verso), parimente efficaci nella resa degli effetti plastici e tridimensionali grazie alla sapiente distribuzione del chiaroscuro, alcuni dei quali nel 1981 sono stati proposti all' Orlandi da Elisabetta Landi (Landi 1981, pp. 208-217). Non sappiamo se questo nucleo di disegni sia stato acquisito dal Sardini con la corretta paternità del bolognese, che entro il 1739 aveva lavorato a Lucca col concittadino Gioseffo Orsoni nel campo della scenografia teatrale (G.P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, II, pp. 254 e 260). In assenza di più precise notizie documentarie non possiamo escludere che queste prove grafiche siano state lasciate dallo stesso Orlandi nelle mani di qualche appassionato collezionista residente nella città toscana e da lì passate nella raccolta del marchese Sardini.
BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (seconda parte), "Il Disegno di Architettura", n. 4, 1991, p. 25 n. 6 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]P. Bertoncini Sabatini, P. Betti, Giacomo Sardini 1750-1811, Lucca 2019, pp. 193, 195, p. 194 fig. 175 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro