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SM 5,6
OggettodisegnoAutoreattribuito a Montano, Giovanni Battista [Info autore]Titolo[Candelieri]Datazionesec. XVI fine - sec. XVII inizio (bibliografia)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostro, pennello e inchiostroMisuremm 837 x 420
Notizie storico-criticheNell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Candelieri" con la definizione "6 col fusto rotondo". L'attribuzione del disegno a Giovanni Battista Montano fatta da Valeria Pracchi (1991, 2a parte) su segnalazione di Anna Bedon, è confermata dalla Fairbairn (1998, p. 770). Il foglio mostra due candelieri tracciati con inchiostro e un terzo, appena abbozzato, con matita rossa al centro del foglio. Il candeliere di sinistra si imposta su un tripode con volute angolari raccordate al centro da una testa di cherubino; due basi con profili curvi sorreggono un nodo a vaso ornato con teste di cherubino ed elementi vegetali sul quale si imposta il balaustro su cui è appoggiata la padellina con sgocciolatoio. Il candeliere di destra è retto da un tripode su zampe leonine sormontate da doppie volute angolari che terminano con motivi floreali; le volute incorniciano uno specchio delimitato da una cornice entro la quale è scolpita una figura. Su una base rastremata verso l'alto è posto un nodo a vaso dotato di manici e testa di cherubino, con superiore balaustro che verso l'alto è ornato da nastri intrecciati. Il fusto si svasa poi in un disco su cui sono appoggiati la padellina e lo sgocciolatoio. Il candeliere disegnato a matita rossa è molto simile a quello di destra, le uniche varianti riguardano la forma della base del nodo e del balaustro. Questa tipologia di candeliere riflette la struttura stabilita nel corso del XVI secolo, poi perpetratasi fino al XIX, che prevede un'ampia base con volute angolari, spesso arricchite da elementi scultorei, con fusto a balaustro scandito da un grande nodo centrale. Dalla fine del XV i candelieri compaiono in diversi repertori dedicati agli oggetti antichi, utilizzati abitualmente come modelli da pittori e scultori. Il presente disegno, che associa elementi desunti dall'antico a soluzioni nuove, rientra a pieno titolo nel repertorio tipologico, formale e ornamentale di Montano. Altri esempi di candelieri assegnati a Montano si trovano nell' "Album di Antonio Garcia Reinoso" conservato presso la Biblioteca Nacional di Madrid (AB 896, 902, 930) e nella "The Leonora Hall Gurley Memorial Collection" dell'Art Institute of Chicago (1922.3058).
BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (seconda parte), "Il Disegno di Architettura", n. 4, 1991, p. 12 n. 6 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]L. Fairbairn, Italian Renaissance Drawings from the collection of Sir John Soane's Museum, London 1998, p. 771 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro