Lista
Lista
Lista
Lista
  • Bacheca dei siti suggeriti:
  • [Treccani]
  • [Wikipedia]
  • [GabinettoDisegniEStampeUffizi]
  • [BritishMuseum]
  • [Louvre]
  • [Prado]
  • [MetropolitanMuseum]
  • [VictoriaAlbertMuseum]
  • [Albertina]
  • [BibliotecaMediceaLaurenziana]
  • [BibliotecaApostolicaVaticana]
  • [InternetCulturale]
  • [KIT]
  • [SBNRL]
  • [SBNIT]
  • [Azalai]
  • [Incunabula]
  • [Edit16]
  • [Catalogo Italiano dei Periodici]
  • [ManusOnLine]
  • [Calcografica]
  • [ACRI]
  • [Gallica]
  • [Iconclass]
  • [Emporium]
  • [LombardiaBeniCulturali]
Risultati 1-1 su 1
SM 5,39
OggettodisegnoAmbito culturaleambito romanoAltre attribuzioniBerrettini, Pietro detto Pietro da Cortona (inventario)Titolo[Proiezione in pianta della decorazione di un soffitto per i Barberini]Datazione1623 post - 1647 ante (analisi storica)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostro, acquerellaturaMisuremm 280 x 336
Notizie storico-criticheIl disegno, escluso dall'indice di Giacomo Sardini, rappresenta un soffitto che appartiene a un ambiente riferibile alla famiglia Barberini. La superficie rettangolare centrale è infatti decorata con una larga cornice a riquadrature, delle quali quelle mediane e agli angoli, in rilievo, contengono stemmi appartenenti ai membri della famiglia, la cui attribuzione è confermata da iscrizioni a grafite dei nomi accanto ad essi. Pertanto all'angolo in alto a sinistra del disegno, secondo l'orientamento qui proposto del folio, si trova lo stemma dedicato a S. Onofrio, titolo che Francesco Barberini aveva assunto quando fu ordinato, nel 1623, cardinale diacono, ma anche e più probabilmente, titolo del cardinale Antonio Barberini, fratello di Francesco. La cartella che riporta al centro le tre api emblema di famiglia, è sovrastata da un cappello cardinalizio con nappe annodate che scendono ai lati. Lo stemma seguente, nell'angolo a destra, appartiene a Francesco e differisce dal precedente perché all'interno, sopra le tre api, sono disegnate due braccia incrociate in un abbraccio. Nell'angolo in basso a sinistra, lo stemma gentilizio, sormontato da una corona principesca, è diviso in due parti con tre api ciascuna. Questo stemma appartiene al principe Taddeo Barberini (1603-1647), fratello di Francesco e prefetto di Roma dal 1631. Lo stemma gentilizio nell'angolo in basso a destra, pure sormontato da corona, appartiene invece al Principe Don Carlo Barberini, padre di Francesco e Taddeo ed è diviso al centro da un elemento poco identificabile (forse armi?) in due parti, di cui una contiene le consuete api e l'altra è uno scudo rigato. Le riquadrature centrate in corrispondenza delle mezzerie dei quattro lati del soffitto, contengono insegne papali probabilmente riferite a papa Urbano VIII (1623-1644), zio di Taddeo, Antonio e Francesco Barberini.
Il soffitto potrebbe appartenere a uno dei palazzi fatti costruire nella prima metà del XVII secolo dalla famiglia Barberini per cui lavorarono diversi artisti, come Bernini (1598-1680), Borromini (1599-1667) e Pietro da Cortona (1596-1669).

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (seconda parte), "Il Disegno di Architettura", n. 4, 1991, p. 14 n. 39 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
 - 
Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro