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SM 5,3
OggettodisegnoAutoreMontano, Giovanni Battista [Info autore]Titolo[Prospetto di gabinetto]Datazione1590 post - 1621 ante (analisi storica)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostro, acquerellaturaMisuremm 344 x 247
Notizie storico-criticheNell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Gabinetti" con la definizione "3 come sopra con bassorilievo" [si legga: in due maniere con bassorilievo].
Il progetto qui rappresentato sembra essere una variante meno elaborata del disegno di cui all'inv. 5,2 della presente collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli). Il manufatto ligneo, a due piani sormontati da un elemento centrale conclusivo, è inserito da L. Fairbairn tra gli armadi o i tabernacoli di Giovanni Battista Montano (Fairbairn, 1998 vol. II, Appendix 8, p. 771). L'attribuzione a Montano non è indicata da V. Pracchi (Pracchi, 1991 p. 12), probabilmente per il tratto sommario con cui sono delineate a penna le figure e la struttura stessa, da cui traspare la sottostante costruzione a grafite. Si tratta probabilmente di uno studio preliminare dell'oggetto.
L'interpretazione del soggetto non è immediatamente percepibile. La definizione di "gabinetto", assegnata da Sardini e ripresa da V. Pracchi, si riferisce a un piccolo mobile o stipo; la definizione di "tabernacolo" non sembra applicabile per la mancanza di elementi iconografici che evochino l'immagine del SS. Sacramento o di Cristo.
Nello stesso disegno sono presentate due versioni divise dalla mezzeria, che differiscono sia nel dimensionamento delle parti, sia negli apparati decorativi. Seguendo il confronto tra le due parti ai diversi livelli, si nota che nella zona inferiore entrambe le soluzioni presentano sopra il basamento, un unico sostegno per la trabeazione soprastante, che a sinistra è risolto con una parasta parzialmente riquadrata che termina in un mascherone con volute laterali e pendente vegetale che scende dalla bocca, mentre a destra è rappresentato da un'erma con le braccia incrociate sul petto. La campitura centrale vuota, più ampia e riquadrata a destra, presenta un unico motivo vegetale con volute e pendente al centro (un giglio?).
Sopra la robusta e sporgente trabeazione è impostata l'alta zoccolatura riquadrata del secondo livello, dove la composizione si differenzia perché a sinistra è ripartita tramite due colonne corinzie in una campata laterale con edicola sormontata da una riquadratura, mentre a destra sono previste due colonne libere su piedistallo impostate a L sullo spigolo. La campata centrale si presenta a sinistra con riquadrature decorate che circondano quella vuota centrale, mentre a destra prevale la riquadratura centrale più ampia, in cui è rappresentata una scena di battaglia con cavalleria, circondata da una cornice a decori angolari. Una ulteriore trabeazione con cornici articolate sostiene l'elemento centrale conclusivo, costituito da un corpo rettangolare riquadrato, che termina con un frontone triangolare, sovrastato da un angelo su piedistallo. Al centro della trabeazione è uno stemma gentilizio con elmo sovrastato da corona e sorretto a sinistra da un angelo. Le due versioni si differenziano nelle due volute laterali di sostegno del corpo conclusivo e negli elementi decorativi a lato: una statua su piedistallo a sinistra e un'urna fiammeggiante a destra.

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (seconda parte), "Il Disegno di Architettura", n. 4, 1991, p. 12 n. 3 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]L. Fairbairn, Italian Renaissance Drawings from the collection of Sir John Soane's Museum, London 1998, v. II-2 Append. 8 p. 771 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro