Lista
Lista
Lista
Lista
  • Bacheca dei siti suggeriti:
  • [Treccani]
  • [Wikipedia]
  • [GabinettoDisegniEStampeUffizi]
  • [BritishMuseum]
  • [Louvre]
  • [Prado]
  • [MetropolitanMuseum]
  • [VictoriaAlbertMuseum]
  • [Albertina]
  • [BibliotecaMediceaLaurenziana]
  • [BibliotecaApostolicaVaticana]
  • [InternetCulturale]
  • [KIT]
  • [SBNRL]
  • [SBNIT]
  • [Azalai]
  • [Incunabula]
  • [Edit16]
  • [Catalogo Italiano dei Periodici]
  • [ManusOnLine]
  • [Calcografica]
  • [ACRI]
  • [Gallica]
  • [Iconclass]
  • [Emporium]
  • [LombardiaBeniCulturali]
Risultati 1-1 su 1
SM 5,126
OggettodisegnoAmbito culturaleambito romanoTitolo[Prospetto di tabernacolo (?) su balconata con balaustra]Datazione1575 post - 1625 ante (analisi stilistica)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostroMisuremm 538 x 290
Notizie storico-criticheNell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "altari diversi" con la definizione "109 con la balaustrata superiore".
Il disegno sembra rappresentare un altare (o un reliquiario?) situato su una balconata balaustrata, sorretta da due coppie di colonne corinzie poste su un unico piedistallo e sopralzate su un basamento con cornici sagomate. Dalla cornice alla base della balaustra si protendono dei candelieri: quello a destra è costituito da una figura di angelo con il corpo ridotto a voluta da cui pende un grappolo di frutti, che reca sul capo il portacandele; quello a sinistra, tracciato parzialmente a grafite, è costituito da una composizione di motivi vegetali.
Il reliquiario è progettato in due versioni rispetto alla mezzeria.
La campitura centrale, individuata da due coppie di colonne, di cui quelle a sinistra parzialmente sovrapposte e le altre affiancate, ha una riquadratura con cornice sagomata all'interno della quale sono tracciate a grafite due ante semiaperte. L'apertura del reliquiario è sostenuta dalla testa di un cherubino e presenta una elaborata decorazione al contorno. Ai lati sono due angeli che presentano il luogo di devozione. Sulla cornice superiore è un'altra testa di cherubino che sorregge due volute sagomate in forme concave e convesse, a cui è legato da due drappi laterali. Dalle estremità della volute scendono due pendenti con grappoli di pere di diversa foggia, probabilmente simbolo della famiglia Peretti, che potrebbe essere committente dell'opera . Sulla testa del cherubino è una conchiglia su cui poggia un vaso sostenuto da due angeli in volo, che sostengono con due drappi le volute sopra descritte.
Sul lato sinistro la struttura è sorretta da un dragone dal cui corpo si sviluppa una doppia voluta: sulla prima siede un angelo drappeggiato, mentre a seconda è a sua volta sostenuta da una testa di cherubino.
Sul lato destro una voluta schiacciata e allungata il cui ricciolo superiore è sorretto da una testina di cherubino.
Le colonne sorreggono un frontone triangolare spezzato al centro del quale è una riquadratura con l'effige di Cristo sullo sfondo di un sudario. Sopra il frontone si distende una composizione di volute e ai lati due vasi con fiori.
Il disegno sembra confrontabile stilisticamente con quelli di cui agli invv. 5,84 e 5,100 della presente collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli); si possono riscontrare ulteriori analogie stilistiche anche con altri disegni (Milano, Collezione Sardini Martinelli invv. 5,65; 6,136b e 6,236d).

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (seconda parte), "Il Disegno di Architettura", n. 4, 1991, p. 17 n. 126 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
 - 
Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro