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SM 3,18
OggettodisegnoAutoreMarsili, Luigi Ferdinando (?) [Info autore]Titolo[Pianta di Vienna e corso del Danubio]Datazione1683 (?) - 1699 (?) (analisi storica)Materia e tecnicacarta, penna e inchiostro, acquerello, grafiteMisuremm 389 x 1463
Notizie storico-criticheNell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Pianta e vicinanze di Buda".
La descrizione riportata nell'indice di Sardini è l'unico punto di riferimento riguardo al soggetto del disegno, in quanto non esistono iscrizioni che possano fornire ulteriori indicazioni. Tuttavia la conformazione della città fortificata tratteggiata verso il margine sinistro del lungo foglio su cui è tracciato il corso di un tortuoso e ramificato fiume, il Danubio, appare assai differente rispetto a quelle della città ungherese. Da un confronto con altre rappresentazioni cartografiche si è potuto stabilire che si tratta in realtà della città di Vienna e del corso del Danubio nelle sue vicinanze.
Sull'autore e sul periodo di realizzazione del disegno si possono fare solo delle ipotesi. In considerazione dei temi dei disegni raccolti nel tomo III della Collezione Sardini Martinelli riguardanti rappresentazioni di città fortificate coinvolte nelle guerre europee del XVII-XVIII secolo, si desume che il disegno possa essere stato realizzato durante il periodo della guerra austro-turca (1683-1699), durante la quale la città subì un assedio nel 1683.
Seguendo questa linea dell'esistenza di legami tra gruppi di disegni del tomo III della Collezione, potrebbe essere avanzata l'ipotesi, tutta da verificare, che l'ideatore di questa rappresentazione sia il bolognese Luigi Ferdinando Marsili o Marsigli (cfr. scheda del disegno in Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 3,23) la cui attività consistette prevalentemente nello studio nella progettazione di fortificazioni e altre opere di ingegneria militare quali strade e ponti, nella rilevazione di piante topografiche, e in apprestamenti logistici. Arruolatosi nell'esercito dell'imperatore Leopoldo I, fu ferito e fatto prigioniero dai Turchi in un'azione sul fiume Rába, e venduto come schiavo a un Pascià che accompagnò alla battaglia di Vienna. Dopo peregrinazioni e traversie, fu riscattato nel 1684, ritornando alla vita militare in qualità di ingegnere; attività che gli permise di continuare gli studi, di cui molto importanti quelli derivanti dalla sua conoscenza del Danubio, documentata dalla monumentale opera Danubius Pannonico-Mysicus (1726), contenente informazioni sulla geografia, l'etnologia, la geologia, e l'idrologia delle regioni danubiane. Sempre in qualità di militare, Marsili fu in Ungheria, dove nel 1686 partecipò all'assedio e alla conquista della città di Buda; ebbe una parte rilevante nelle trattative di pace con Impero Ottomano nel 1691 e più tardi in quelle che condussero alla pace di Carlovitz, guidando la commissione di demarcazione per conto dell'Impero austriaco per stabilire i confini con l'Impero ottomano. Marsili partecipò anche alla Guerra di successione spagnola e in particolare, agli ordini del conte d'Arco, alla difesa di Brisach, di cui è presente una serie di disegni all'interno della Collezione (in particolare: Milano, Collezione Sardini Martinelli invv. 3,26; 3,27; 3,30; 3,31; 3,35).
Marsili trascorse infine gli ultimi anni a Bologna, e alla città natale donò tutto il materiale raccolto nel corso delle sue ricerche, dando origine all'Istituto delle Scienze (probabilmente nel 1715), dotato di una propria tipografia in grado di stampare documenti. L'astronomia ebbe un ruolo particolare nell'istituzione marsiliana, con la costruzione di un Osservatorio sul palazzo di sua proprietà.
Durante la sua presenza a Vienna, Marsili inviò i disegni di "istrumenti grandi di ferro" che si costruivano a Norimberga, dicendo che, se piacevano, "sarebbero stati con sollecitudine ordinati". Gli strumenti furono invece ordinati alla bottega della famiglia di artigiani Lusverg, a Roma, tra cui due quadranti mobili (cfr. la scheda delle incisioni in Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 3,14-14bis), un semicircolo murale ed un cannocchiale per le osservazioni micrometriche (mai eseguito). Tutti questi strumenti passarono poi alla Specola dell'Istituto delle Scienze e attualmente sono esposti nel Museo.

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (prima parte), "Il Disegno di Architettura", n. 3, 1991, p. 14 n. 24 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro