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Risultati 1-1 su 1
SM 1,82 r.
OggettodisegnoAmbito culturaleambito centro-italianoTitolo[Decorazione prospettica di un soffitto]Datazione1625 post - 1675 ante (analisi stilistica)Materia e tecnicacarta, grafiteMisuremm 323 x 422
Notizie storico-criticheNell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Soffitto".
Il disegno in esame presenta una vista prospettica dal basso verso l'alto di una costruzione architettonica ornata, che probabilmente costituisce la decorazione di un soffitto.
La rappresentazione di elementi e spazi architettonici in prospettiva su superficie piana uniti a figure, si sviluppa a partire dalla metà del XVI secolo in un genere, il quadraturismo, che usa l'architettura dipinta come collegamento tra lo spazio reale e quello immaginario nel quale si situa la scena rappresentata. La prospettiva architettonica dipinta assume così quel carattere illusorio che è anche alla base della scenografia. Il quadraturismo fu alimentato dagli studi e dalle regole sulla rappresentazione prospettica presentate nei trattati a partire dalla metà del XVI secolo e dalla diffusione del gusto di decorare in maniera sfarzosa gli interni tipico del barocco.
La scuola del quadraturismo bolognese si distinse da quella veneta per il più rigoroso rispetto della geometria. Molti dei suoi esponenti, come Agostino Mitelli o Angelo Michele Colonna, lavorarono anche in ambiente romano, dove il quadraturismo raggiunse il suo vertice nell'opera di Andrea Pozzo.
Il disegno in esame, di cui non è stato possibile individuare l'autore, costituisce un disegno preparatorio. In primo piano è rappresentata una balaustra il cui parapetto è articolato da mensole a voluta su cui poggiano putti alati. La composizione architettonica prosegue con un colonnato a capitelli ionici a quattro facce e un grande arco centrale, su cui è impostato il cornicione sagomato. Sul lato destro della struttura, un'ulteriore balaustra con statue conclude la composizione.
Sempre sul recto del foglio è presente uno schizzo diversamente orientato di una parte dello stesso disegno, che potrebbe costituire una fase di impostazione iniziale poi abbandonata, come quella raffigurata sul verso, esaminata a parte (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 1,82 V).

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (prima parte), "Il Disegno di Architettura", n. 3, 1991, p. 12 n. 99 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro