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SM 1,26
OggettodisegnoAmbito culturaleambito romanorilievo da Ponzio, FlaminioTitolo[Pianta della fontana dell'Acqua Paola]Datazione1690 ante (contesto)Materia e tecnicacarta, grafite, penna e inchiostroMisuremm 272 x 418
Notizie storico-criticheNell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "D.a di parte di Casa" (leggi: "Pianta di parte di Casa").
Le indicazioni topografiche riportate sul disegno consentono l'individuazione dell'area all'interno della città di Roma. La "strada cupa" confina con la "vigna della signora Clarice dè Nobili situata alle radici di S. Pietro in Montorio, in una stratta ripiena di fienili, chiamata strata cupa" (U. Gnoli, 1939, p. 91), di conseguenza, l'edificio raffigurato è quello della fontana dell'Acqua Paola. Nel primo anno del suo pontificato Paolo V avviò il progetto di ricostruzione dell'antico acquedotto dell'Acqua Traiana che dal lago di Bracciano trasportava l'acqua in città e riforniva Trastevere, l'area attorno a via Giulia e il Vaticano. Per celebrare ed enfatizzare questo avvenimento fu costruita tra il 1608 e il 1612 una grande fontana sul Granicolo, su progetto di Flaminio Ponzio. Il disegno dell'Acqua Paola era tradizionalmente attribuito a Carlo Maderno, ma Cesare d'Onofrio (Le fontane di Roma, Roma 1957) ha dimostrato che con ogni probabilità Flaminio Ponzio, architetto del papa Scipione Borghese, ne fu l'autore. L' attribuzione a Flaminio Ponzio può essere ulteriormente confermata da quanto riportato da G.B. Mola, allievo di Ponzio, nella sua descrizione delle architettura di Roma del 1663 (Roma l'Anno 1663 di GB Mola, a cura di K. Noehles, Berlino 1966, p. 131). Il Mola non menziona Carlo Maderno, quando si tratta dell'Acqua Paola, ma scrive: 'La Fontana di Ponte Sisto e S. Pietro Montorio è disegno Flaminio Ponzi et Gio. Fontana". Inoltre, il 22 settembre 1611 il Commendatore della Banca di S. Spirito riceveva un ordine per un incarico concernente il trasporto dell'ultimo marmo per la costruzione della "Mostra dell'Acqua Paola" firmato da Flaminio Ponzio "architetto" (Helmann 1970, p. 656 n. 6). Il disegno in esame mostra l'impianto prima delle trasformazioni apportate da Carlo Fontana nel 1690, consistenti nella creazione del grande bacino d'acqua semicircolare che ancora oggi si vede. In origine invece, l'acqua si riversava in cinque vasche di granito poste tra gli intercolumni degli archi. Mentre le campate laterali hanno la parete retrostante completamente chiusa, in ciascuno dei tre archi centrali si apre una finestra, quella centrale successivamente aperta dal Carlo Fontana. Alle spalle delle vasche si trovano tre ambienti: un'ampia loggia aperta verso il giardini e due sale laterali (quella a sud dotata di scala a chiocciola che porta al tetto) illuminate da una finestra. Il disegno riporta anche il tracciato dei condotti dell'acquedotto.

BibliografiaV. Pracchi, La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (prima parte), "Il disegno di architettura", n. 3, 1991, p. 8 n. 24 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneLibreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è possibile inviare una richiesta a: c.gabinettodisegni@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro