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SM 1,17
Oggetto
disegno
Ambito culturale
ambito romano
Titolo
[Pianta d'ordine toscano]
Datazione
1550 post - 1649 ante (contesto)
Materia e tecnica
carta, penna e inchiostro, grafite, matita rossa
Misure
mm 270 x 416
Notizie storico-critiche
Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Pianta d'ordine toscano".
Il disegno è una rappresentazione in pianta, ma non è possibile stabilire se si tratti di una parte di edificio o di una semplice esemplificazione di elementi che compongono l'ordine tuscanico.
Si propende a credere che il disegno sia una composizione accademica anche per le iscrizioni riportate sul foglio, che focalizzano l'attenzione sul tipo di ordine architettonico rappresentato e ne indicano con lettere le diverse componenti. La composizione, proposta all'interno di una marginatura, è assimilabile a un atrio porticato costituito da tre moduli quadrati. Questi sono individuati da quattro pilastri compositi angolari, caratterizzati esternamente da lesene binate verso il lato corto del manufatto e semicolonne verso il lato lungo, inframmezzati da due coppie di pilastri con una lesena verso l'interno e una colonna addossata all'esterno. Le tre campiture interne quadrate che ne derivano, interpretando i tratteggi di proiezione riportati sul disegno, sono probabilmente divise da archi sostenuti dai pilastri e coperte con volte a crociera.
L'ordine tuscanico si definì in ambiente etrusco ed italico come variante locale dell'ordine dorico. Venne impiegato anche nell'architettura romana e fu poi ripreso ed elaborato in età rinascimentale, soprattutto a partire dal XVI secolo. Non si è potuto stabilire l'autore del disegno.
Bibliografia
V. Pracchi,
La Raccolta Martinelli al Castello Sforzesco di Milano (prima parte)
, "Il disegno di architettura", n. 3, 1991, p. 7 n. 16
→
Scheda descrittiva completa in
[SBN_Nazionale]
Acquisizione
Libreria Antiquaria Hoepli (acquisto, 1941)
Collocazione
Comune di Milano
Gabinetto dei Disegni
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