Graficheincomune - Beatrice d'Este [o Isabella d'Aragona]

Escludi

Autore dell'oggetto grafico Lista

Titolo immagine

Tecnica Lista

Editore Lista

Tipologia dell'oggetto grafico Lista

Datazione dell'oggetto grafico

da a

Datazione esatta

Bacheca dei siti suggeriti:

Risultati 1-1 su 1

Ri. p. 197-80

OggettostampaAutorederivazione da De Pedris, Giovanni Ambrogio (dipinto) [Info autore]TitoloBeatrice d'Este [o Isabella d'Aragona]Datazionesec. XIXMateria e tecnicalitografia
Notizie storico-criticheLa stampa deriva dal "Ritratto di dama", dipinto a tempera e olio su tavola dal pittore leonardesco Giovanni Ambrogio De Predis (conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano). L'attribuzione a De Pedris, piuttosto che a Leonardo da Vinci, è stata confermata dai recenti restuari. Per quanto concerne l'identità della donna rappresentata le ipotesi sono molteplici: la più accreditata vuole si tratti di Beatrice d'Este (i ritratti noti però mostrano lineamenti molto diversi, si veda quello di profilo della “Pala Sforzesca” di Brera e quello della statua funebre di Cristoforo Solari nella Certosa di Pavia), ma ultimamente uno studio di Carla Gori la identifica come Isabella d'Aragona nel suo ritratto nuziale (ca. 1490).

CollocazioneComune di MilanoRaccolta delle Stampe "Achille Bertarelli"
AvvertenzePer richiedere immagini digitali relative al patrimonio della Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" è possibile inviare una richiesta a: c.craaibertarelli@comune.milano.it richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Nella richiesta dovrà essere precisato se tali immagini necessitano a scopo di studio oppure siano destinate alla pubblicazione. In caso di pubblicazione le immagini potrebbero essere soggette al pagamento dei diritti di riproduzione secondo quanto stabilito dalla Deliberazione di G.C. n. 3175/2002.
Alcune opere potrebbero essere inoltre tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni). L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.