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Prez. XIXs. p. 33
OggettodisegnoAutoreBossi, Giuseppe (disegnatore) [Info autore]Titolo[Studio per il dipinto "Il martirio di Cesare Battisti"Ritratto di Napoleone Bonaparte I Console. Studio per il dipinto "La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone"]Datazione1802 (datata/o)Materia e tecnicacartone, carboncinocartone, matitacarta, gessettoMisuremm 340 x 220 (foglio)
Notizie storico-criticheUna nota manoscritta sul fondo del foglio chiarisce l'utilizzo di questo prezioso ritratto del Console Napoleone realizzato da Giuseppe Bossi quale studio preparatorio per la composizione del dipinto "La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone" con il quale vinse il Concorso bandito nel 1801 da Francesco Melzi d'Eril su questo tema. Diversamente dalla tela, questo ritratto non assolve alcun intento celebrativo ma è contraddistinto, invece, da un'attenta analisi psicologica.
Il prezioso ritratto venne realizzato dal pittore Giuseppe Bossi in preparazione della tela vincitrice al Concorso nazionale indetto da Francesco Melzi d'Eril nel 1801 per un dipinto di grandi dimensioni che rappresentasse "La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone". La nota manoscritta sul bordo inferiore del foglio riporta infatti: "Donato a Carlo Porta dall'amico Giuseppe Bossi = È uno studio della testa di Napoleone I Console pel quadro La Riconoscenza che vinse il concorso indetto dal Melzi nel 1802".
Insieme al Bossi, al Concorso presentarono i propri dipinti anche Paolo Borroni, Francesco Alberi da Bologna, Maria Callani da Parma, Vincenzo Antonio Ravello da Torino e il professore di disegno all'Accademia di Brera Domenico Aspari, i cui lavori vennero giudicati da illustri giurati quali Traballesi, Knoller, Appiani, Cicognara, Mussi e Calvi.
Diversamente dalla grande tela conservata all'Accademia di Brera, questo ritratto non ha alcun intento celebrativo ma sottolinea invece, attraverso un'attenta analisi psicologica, il carattere forte e austero di Napoleone, concentrando la potenza espressiva sul profilo della figura, lasciando abbozzati nuca e bavero. L'opera del Museo del Risorgimento va dunque a sommarsi agli altri studi realizzati dal Bossi per l'opera monumentale, quali ad esempio gli schizzi conservati al Gabinetto dei Disegni dell'Accademia di Brera.

BibliografiaL. Dal Prà, Tempi della storia tempi dell'arte. Cesare Battisti tra Vienna e Roma, Trento 2016
Acquisizioneacquisto, 2004
CollocazioneComune di MilanoCiviche Raccolte Storiche
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[Allegato]
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