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O.F. serie 1, cartella 0051-0485
OggettodisegnoAutoriBareggi, Giovanni Battista (architetto e ingegnere) [Info autore]Canonica, Giuseppe Antonio (capomastro) [Info autore]TitoloMilano. Orto (Costruzione nuovo fabbricato)Datazione10/08/1825 (data di protocollo n. 12297)
14/11/1825 (data di esecuzione/stesura)
Materia e tecnicapenna, acquerellatura, colorituraMisuremm 330 x 480
Note sull'immagineIndirizzo coevo: Borgo di Porta Comasina, n. 2126
Indirizzo al 1865: Corso Garibaldi, n. 89
Indirizzo attuale: [Corso Garibaldi]
Località: Milano
Proprietà edificio / Committenza: Bussi fratelli

Notizie storico-criticheProgetto relativo all'edificazione di un nuovo edificio nell'ortaglia di proprietà dei fratelli Bussi che nella petizione, inoltrata dal capomastro Giuseppe Antonio Canonica, chiedono di poter costruire "alcune stanze per uso di ricreazione" sul terreno appena acquistato, annesso alla casa sita in Borgo di Porta Comasina al civico n. 2126 (vedi documento n. 51/498, protocollo n. 12297-10/08/1825). Successivamente una ispezione dell'ingegner Clerici attesta che la nuova costruzione ha superato in altezza la cinta della proprietà, benché il capomastro Canonica avesse precedentemente affermato che ciò non sarebbe avvenuto; la Commissione allora stabilisce che la parte eccedente in altezza il muro di cinta debba essere abbattuta (vedi documento n. 51/497, protocollo n. 15342-01/10/1825). La demolizione viene momentaneamente sospesa in attesa della comparizione dei ricorrenti (vedi documento n. 51/492, protocollo n. 16298-18/10/1825). In seguito ad una lettera dei proprietari, viene loro chiesto di inoltrare un nuovo disegno (vedi documento n. 51/484, protocollo n. 17684-15/11/1825) e successivamente, con altra petizione, viene stabilito che per ovviare alla visibilità dalla strada dell'edificio, si debbano piantare lungo la cinta delle piante sempreverdi (vedi documento n. 51/483, protocollo n. 18865-05/12/1825). Qualche anno dopo, in seguito ad un'ispezione, si scopre che gli alberi che avevano il compito di sottrarre alla vista il caseggiato non ci sono più, pertanto esso è visibile dalla strada (vedi documento n. 51/473, protocollo n. 5775-15/03/1830). La Commissione stabilisce che detti alberi debbano essere ripristinati. I proprietari fanno nuovamente ricorso ed ottengono una relazione dell'ingegnere municipale che attesta la difficoltà a mettere nuove piante per motivi di spazio (vedi documenti nn. 51/471, protocollo n. 9073-21/04/1830 e 51/470, protocollo n .9073-21/04/1830). Infine viene proposto dalla Commissione di alzare il muro di cinta per togliere la visuale dell'edificio dal pubblico passaggio (vedi documenti nn. 51/468 e 51/469, protocollo n. 22412-11/09/1830) ma i proprietari chiedono alla Commissione di tornare sulle sue decisioni. Dalla presenza nel Fondo di tutte le copie dei disegni si può supporre che non sia stata accordata approvazione. Si rileva che sul disegno in oggetto sono riportati i nomi di Costantino Bovio e Giuseppe De Boni. (Vedi disegni nn. 0051/0001/0486, 0051/0001/0487, 0051/0001/0488 e 0051/0001/0489).
Acquisizione
Immagini correlate(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
CollocazioneComune di MilanoArchivio Storico Civico e Biblioteca TrivulzianaFondo Ornato Fabbriche
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro