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Au. D 23
OggettodisegnoAutoriAppiani, Andrea [Info autore]derivazione da Appiani, AndreaAltre attribuzioniLonghi, Giuseppe (contesto)TitoloAllegoria del Trono d'Italia, della pace, del diritto e delle artiDatazione1805 post - 1816 ante (bibliografia)Materia e tecnicacarta, matita nera, penna, inchiostro rosso, quadrettatura a matita neraMisureca. mm 185 x 545
Notizie storico-criticheSi tratta di uno dei disegni preparatori che furono eseguiti in vista della traduzione in incisione del grandioso ciclo decorativo dedicato ai Fasti di Napoleone e realizzato da Appiani nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, fra 1800 e 1807. Il successo delle tele dipinte a tempera a monocromo fu tale che già nel 1805, quando l'intervento pittorico era ancora in corso d'opera, il viceré Eugenio di Beauharnais, per ordine di Napoleone, commissionò allo stesso Appiani una traduzione calcografica, di cui l'imperatore voleva servirsene per fini propagandistici. A capo dell'impresa fu nominato Giuseppe Longhi, tra i massimi incisori dell'epoca e professore all'Accademia di Brera, coadiuvato dallo stesso Appiani, che ne curò la supervisione; tra gli incisori che collaborarono all'operazione, furono scelti Giuseppe Benaglia, Michele Bisi e Francesco e Giuseppe Rosaspina. Per mantenere gli effetti pittorici del monocromo, si scelse di utilizzare la tecnica dell'acquaforte ritoccata a bulino. Sebbene non vi siano notizie certe sulla paternità dei disegni preparatori per le tavole, è plausibile che fu lo stesso Appiani a realizzarli, o, almeno, a supervisionarne l'esecuzione. I fogli furono poi affidati ai collaboratori: a Longhi fu lasciata l'esecuzione delle matrici relative alle scene principali, che servirono poi da modello per gli altri acquafortisti. I due fogli (D 22; D 23), da sempre interpretati come "Napoleone Bonaparte imperatore dei francesi", illustrano in realtà una scena differente, dedicata alla figura di Napoleone, chiamato sul trono d'Italia; il motivo non vuole essere una riproposizione in chiave celebrativa e propagandistica della cerimonia dell'incoronazione, scelta già intrapresa da Jacques-Louis David nell'Incoronazione di Napoleone (1805-1807; Parigi, Louvre), ma una complessa macchina allegorica.
La sala, affollata e ricca di simbologie, mescola il registro realistico e quello mitologico: personaggi reali si affiancano a figure allegoriche. Napoleone stesso è accompagnato per mano dalla Francia verso il trono vuoto, al centro della composizione, vero fulcro dell'azione. La scena fu tradotta in incisione da Francesco Rosaspina.

BibliografiaE. Bairati, M. Pivetta, N. Raponi, scheda, in I "fasti di Napoleone" di Andrea Appiani, catalogo mostra, Vicenza 1997, pp. 187-189, 192 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneAttendolo Bolognini, Gian Giacomo (?) (legato, 1865)
Collezione di provenienzaGalleria d'Arte Moderna di Milano
Immagini correlate(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro