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Au. D 17
OggettodisegnoAutoriAppiani, Andrea [Info autore]derivazione da Appiani, AndreaAltre attribuzioniLonghi, Giuseppe (contesto)Titolo[Battaglia al ponte d'Arcole]Datazione1805 post - 1816 ante (bibliografia)Materia e tecnicacarta, matita nera, penna, inchiostro rosso, quadrettatura a matita neraMisureca. mm 183 x 517
Notizie storico-criticheSi tratta di uno dei disegni preparatori che furono eseguiti in vista della traduzione in incisione del grandioso ciclo decorativo dedicato ai Fasti di Napoleone e realizzato da Appiani nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, fra 1800 e 1807. Il successo delle tele dipinte a tempera a monocromo fu tale che già nel 1805, quando l'intervento pittorico era ancora in corso d'opera, il viceré Eugenio di Beauharnais, per ordine di Napoleone, commissionò allo stesso Appiani una traduzione calcografica, di cui l'imperatore voleva servirsene per fini propagandistici. A capo dell'impresa fu nominato Giuseppe Longhi, tra i massimi incisori dell'epoca e professore all'Accademia di Brera, coadiuvato dallo stesso Appiani, che ne curò la supervisione; tra gli incisori che collaborarono all'operazione, furono scelti Giuseppe Benaglia, Michele Bisi e Francesco e Giuseppe Rosaspina. Per mantenere gli effetti pittorici del monocromo, si scelse di utilizzare la tecnica dell'acquaforte ritoccata a bulino. Sebbene non vi siano notizie certe sulla paternità dei disegni preparatori per le tavole, è plausibile che fu lo stesso Appiani a realizzarli, o, almeno, a supervisionarne l'esecuzione. I fogli furono poi affidati ai collaboratori: a Longhi fu lasciata l'esecuzione delle matrici relative alle scene principali, che servirono poi da modello per gli altri acquafortisti. I due disegni (D 16; D 17) si riferiscono al medesimo episodio, ovverosia la Battaglia di Arcole, che si svolse nei pressi di un ponte nel territorio del comune veronese e rappresentò una decisiva vittoria per le truppe francesi. Le due lastre furono poi affidate all'incisore Francesco Rosaspina. Nei fogli, l'episodio militare appare frammentato in molti brani descrittivi - tra cui spicca, in primo piano, il groviglio di cadaveri riversi a terra - sebbene l'intera scena appaia unificata, al centro, dalla figura carismatica di Napoleone, fuoco su cui convergono tutti gli sguardi dei soldati. La posa del generale è una derivazione del ritratto di Antoine-Jean Gros (Bonaparte al ponte di Arcole, 1796; Versailles, Musée de l'Histoire de France), dipinto su indicazione di Giuseppina di Beauharnais dopo la battaglia.
BibliografiaE. Bairati, M. Pivetta, N. Raponi, scheda, in I "fasti di Napoleone" di Andrea Appiani, catalogo mostra, Vicenza 1997, pp 187-190 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
AcquisizioneAttendolo Bolognini, Gian Giacomo (?) (legato, 1865)
Collezione di provenienzaGalleria d'Arte Moderna di Milano
Immagini correlate(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
CollocazioneComune di MilanoGabinetto dei Disegni
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Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro