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Art. m. 49-74
Oggetto
stampa
Autori
Alberti, Cherubino
(incisore)
[Info autore]
derivazione da
Sanzio, Raffaello
(disegno)
[Info autore]
derivazione da
Pippi, Giulio detto Giulio Romano
[Info autore]
Titolo
Storie di Amore e Psiche
Giove e Amore
Datazione
1602 (datata/o)
Materia e tecnica
bulino
Editore/stampatore
Orlandi Giovanni, Roma
Note sull'immagine
Reca iscritto in basso lungo il margine del foglio "(RAP)HAEL VRBIN IN ROMAE CDDLXXX" e "Ioannes Orlandi formis romæ 1602"
Notizie storico-critiche
L'incisione deriva dalla decorazione della Loggia di Amore e Psiche dipinta da Raffaello e dalla sua bottega nella Villa Farnesina a Roma tra il 1517 e il 1518.
La rinascimentale villa Farnesina a Trastevere in Roma è stata commissionata ai primi del Cinquecento dal banchiere di origine senese Agostino Chigi all'architetto Baldassarre Perruzzi (1481-1536) e affrescata da Raffaello, Sebastiano del Piombo, Giovanni da Udine, Giovanni Bazzi detto il Sodoma, Giulio Romano e Giovan Francesco Penni. La prima pietra della costruzione venne posta il 22 aprile 1506, data presunta della fondazione di Roma. Dotata di logge, mezzanini e scale interne, la Farnesina si sviluppa su sei livelli fuori terra, ma rispetto al progetto originale molti sono stati gli interventi successivi, alcuni voluti proprio dallo stesso Agostino Chigi già nel 1518, come l'ampliamento verso ovest del salone al primo piano, oggi noto come Sala delle Prospettive. Oltre che del progetto, Perruzzi realizzò anche una parte delle decorazioni pittoriche e, dal 1511, venne affiancato anche da Sebastiano del Piombo e Raffaello. Dopo il compimento della loggia detta della Galatea, i lavori alla Farnesina si interruppero fino al 1517 quando Raffaello venne incaricato di decorare la cosiddetta loggia di Amore e Psiche, forse proprio in occasione del matrimonio di Agostino Chigi con Francesca Ordeaschi. Raffaello non immaginò una serie di scene isolate, bensì narrò la storia di Amore Psiche, un tema indubbiamente legato alle imminenti nozze, trasformando la volta della loggia in un pergolato dando l'impressione che la vegetazione si fosse prolungata all'interno dell'ambinete. La narrazione culmina con le due scene più importanti dipinte a trompe l'œil di arazzi: Le nozze di Amore e Psiche e il Convito degli Dei. Gli studiosi sono però concordi nell'affermare che se l'impianto generale dell'affresco, così come l'ideazione e i disegni delle singole scene sono sicuramenti opera di Raffaello, all'esecuzione materiale delle pitture hanno colaborato molti artefici della sua bottega come i già citati Giulio Romano, Giovan Francesco Penni e Giovanni da Udine. In particolare, riguardo all'incisione della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, la scena con Giove e Amore si deve alla mano di Giulio Romano.
Bibliografia
M. Spanevello,
Le stampe da Raffaello dal XVI al XIX secolo nella Civica Raccolta delle stampe "A. Bertarelli"
, tesi di laurea, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, 2009-2010, pp. 329-330 n. B.2
Immagini correlate
(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
Art. m. 49-73
Art. m. 49-74
Collocazione
Comune di Milano
Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli"
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Istituti del Comune di Milano che partecipano al
progetto
Graficheincomune
Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli"
[LombardiaBeniCulturali - SIRBeC]
[SBN Polo Regionale Lombardia]
Gabinetto dei Disegni
[LombardiaBeniCulturali - SIRBeC]
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[LombardiaBeniCulturali - SIRBeC]
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[ManusOnLine]
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-
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