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Art. m. 41-7
OggettostampaAutoriGallo, Angelo (inventore) [Info autore]Bianchi, Giovanni Paolo (incisore) [Info autore]Titolo[Frontespizio per la tesi di Giberto Borromeo]Datazione1630 ca. (bibliografia)Materia e tecnicaacquaforte
Note sull'immagineReca iscritto entro cartiglio:
"GIBERTUM.BORROMÆVM
BARBERINARVM.APVM.AVGVRIO
LAVREATVM.FLORVLENTVM
IN.BORROMÆO.MARI.BRAYDENSES
SYRENES.CANVNT.CONCINVNT"

Notizie storico-criticheSi tratta del frontespizio di un piccolo e raro volume scritto in occasione della tesi di laurea in filosofia e teologia, discussa da Giberto Borromeo (nato il 28 settembre 1615 a Milano) nel Collegio di Brera: una raccolta di circa ventisei odi ed epigrammi dedicati al Borromeo e a suoi antenati (si veda G. Bora, op. cit., Milano 1980, pp. 105-106 anche per le notizie successive).
Al centro della composizione sono riprodotte le "sirene braidensi" che celebrano la laurea del Borromeo con l'augurio e la protezione di papa Urbano VIII, simboleggiato dalle api barberine. Al centro, alla sommità di un promontorio roccioso, spicca la Rocca di Angera, uno dei possedimenti dei Borromeo. Ai quattro lati della scena principale sono riconoscibili i simboli della famiglia del neo-laureato: il motto Umilitas, l'unicorno, il cammello e la briglia. Alla base è visibile la scena dei cervi che nuotano controcorrente, completata del motto "Dant animos vices". Nella nicchia di sinistra è collocata la figura che impersonifica la Teologia, mentre in quella di destra si trova la Filosofia: le due discipline nelle quali Giberto Borromeo si è laureato. La Teologia è raffigurata con due volti, uno volto verso il cielo, l'altro verso la terra; poggia il piede sul globo stellato e reca nella mano sinistra una ruota. La Filosofia regge dei libri con la mano destra e lo scettro nella sinistra. La struttura architettonica del frontespizio termina con un timpano sul quale, oltre al ritratto di Giberto poco più che ventenne, sono collocate le figure della Religione a sinistra (velata, regge nella mano sinistra una fiamma ed accanto ha un elefante) e della Giustizia a destra (i suoi attributi sono la spada e la bilancia). Completano l'insieme le due figure angeliche che suonano la tromba.
Il disegno preparatorio per questa incisione è conservato a Düsseldorf in collezione C.G. Boerner. Rispetto all'incisione della Raccolta Bertarelli si notano alcune differenze nel medaglione con il ritratto di Giberto Borromeo, nella scelta del soggetto raffigurato al centro e ancora nella scena dei cervi che nuotano controcorrente (Ibidem, p. 107, fig. 7).

BibliografiaG. Bora, Alcuni disegni per incisioni lombarde del Cinque e Seicento, in Rassegna di Studi e di Notizie, vol. VIII a. VII, Milano 1980, p. 105, p. 106 fig. 6 Scheda descrittiva completa in [SBN_Nazionale]
Immagini correlate(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
CollocazioneComune di MilanoRaccolta delle Stampe "Achille Bertarelli"
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Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
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