Lista
Lista
Lista
Lista
  • Bacheca dei siti suggeriti:
  • [Treccani]
  • [Wikipedia]
  • [GabinettoDisegniEStampeUffizi]
  • [BritishMuseum]
  • [Louvre]
  • [Prado]
  • [MetropolitanMuseum]
  • [VictoriaAlbertMuseum]
  • [Albertina]
  • [BibliotecaMediceaLaurenziana]
  • [BibliotecaApostolicaVaticana]
  • [InternetCulturale]
  • [KIT]
  • [SBNRL]
  • [SBNIT]
  • [Azalai]
  • [Incunabula]
  • [Edit16]
  • [Catalogo Italiano dei Periodici]
  • [ManusOnLine]
  • [Calcografica]
  • [ACRI]
  • [Gallica]
  • [Iconclass]
  • [Emporium]
  • [LombardiaBeniCulturali]
Risultati 1-1 su 1
Archivio della guerra 35bis.34.8
OggettostampaAutoreHermann-Paul, René Georges (incisore) [Info autore]Titolo1916 FEVRIER CASTELNAUSerieCalendrier de la Guerre 2° Année Aout 1915 Juillet 1916 par Hermann-PaulDatazione1917 (archivio museale)Materia e tecnicaxilografiaMisuremm 304 x 202Luogo di edizione/stampaParis
Notizie storico-criticheIl personaggio raffigurato è identificabile con Édouard de Castelnau nato a Saint-Affrique il 4 dicembre 1851 e morto a Montastruc il 18 marzo 1944. Proveniente da una famiglia aristocratica di consolidate tradizioni militari, dopo aver compiuto i primi studi nel collegio gesuitico a Saint-Gabriel, entrò nella scuola militare di Saint Cyr nell'ottobre 1869. Sottotenente di fanteria il 14 agosto 1870, tenente il 2 ottobre 1870 e assegnato al 31° reggimento a Bordeaux, non potendo raggiungere il suo reparto a causa della sconfitta francese a Sedan, venne assegnato al 36° reggimento di marcia e, tre giorni dopo, fu promosso capitano. Nel 1871 la commissione per la revisione dei gradi lo riportò al grado di sottotenente assegnandolo al 45° reggimento. Definitivamente capitano il 21 febbraio 1876, frequentò la scuola di guerra dal 1879 al 1880. Il 25 aprile 1900 fu promosso colonnello e comandante per cinque anni del 37° reggimento a Nancy. Generale di brigata il 25 marzo 1906, Castelnau comandò prima la 34° e poi la 7° brigata. Venne nominato sottocapo di stato maggiore dell'esercito il 1° agosto 1911. Al momento della mobilitazione dell'agosto del 1914, Castelnau assunse il comando della seconda armata a Nancy e avviò le operazioni offensive in direzione della Saar, ma fu costretto ad arrestarsi per sostenere l'ala sinistra dello schieramento francese. Il 28 giugno 1915 Castelnau lasciò il comando dell'armata a Pétain e assunse quello del Gruppo di quattro armate di centro, con il quale diresse a settembre l'offensiva nella Champagne. Nominato aggiunto del comandante in capo Joffre, fu inviato in spedizione a Salonicco dove incontrò il generale Sarrail. Partecipò per breve tempo alla battaglia di Verdun, ma il suo intervento, per quanto breve, si rivelò di eccezionale importanza. Nel 1916 Castelnau entrò in conflitto con coloro che sostenevano la teoria della ricerca della "percée", dello sfondamento del fronte tedesco, credendo invece che gli alleati dovessero puntare a una strategia dell'approccio indiretto, idea che lo portò all'allontanamento dallo stato maggiore. Cadde definitivamente in disgrazia dopo l'allontanamento di Joffre dal comando supremo e partì per una missione straordinaria in Russia. Rientrato in patria e ripreso il comando del fronte alsaziano-lorenese, fu mantenuto ai margini delle vicende militari degli ultimi anni di guerra. Per sottolineare il suo zelo religioso fu soprannominato il "Cappucino con gli stivali" perché si faceva sempre accompagnare dal cappellano privato. Perse tre dei suoi undici figli in combattimento. Nel dopoguerra si gettò nella lotta politica mettendosi a capo di organizzazioni cattoliche. Dopo la sconfitta della Francia nel 1940 si ritirò a vita privata (per una disanima sull'argomento si veda M. Galbiati, G. Seccia, "Dizionario biografico della Grande Guerra", I-2, pp.214-217).
BibliografiaM. Galbiati, G. Seccia, Dizionario biografico della Grande guerra, v. I, Chiari 2009, pp. 214-217
Immagini correlate(La digitalizzazione potrebbe essere parziale o riferirsi solo all'oggetto grafico)
CollocazioneComune di MilanoCiviche Raccolte Storiche
AvvertenzeLe opere sono tutelate dal diritto d'autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni).
L'utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l'autorizzazione dell'avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest'ultima lo rappresenta.
Per quanto concerne l'utilizzo delle immagini delle opere di proprietà di questo Istituto Civico, si invita a prendere visione e a compilare la richiesta di autorizzazione qui allegata e le condizioni d'uso, ai sensi del Regolamento per i Civici Istituti d'Arte, Scienza e Storia e, per quanto riguarda le tariffe, della delibera di G.C. n. 3175/2002.
[Allegato]
Ideazione concept Graficheincomune:
Benedetta Gallizia di Vergano, Michele Stolfa
 - 
Realizzazione informatica:
TAI S.a.s. di Marino Delfino e Paolo Ongaro