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ALBUM.2, p. 10, Tav.VI
Oggetto
stampa
Autore
Gonin, Guido
(litografo)
[Info autore]
Titolo
UMBERTO II
Serie
Iconografia Sabauda ovvero Raccolta di Ritratti. Principi dell'Augusta Famiglia dei reali di Sardegna con tavole sinottiche di storia e cronologia. Opera dell'Avvocato Modesto Paroletti
Datazione
1830 (1830 - iscrizione)
Materia e tecnica
litografia
Misure
mm 314 x 263 (foglio)
mm 235 x 150 (parte figurata)
Editore/stampatore
Fontana Alessandro e Pietro Marietti (editore), Torino
Notizie storico-critiche
UMBERTO II conte di Savoia, soprannominato il Rinforzato. - Non si conosce l'anno della sua nascita, ma vi è ragione di credere che nel 1091 fosse ancora in molto giovine età, e perciò incapace di opporsi ai pretendenti che da ogni parte avevano assalito i dominî sabaudi alla morte della contessa Adelaide. Figlio di Amedeo II, alla morte di questo, avvenuta nel 1080, era succeduto nominalmente, se esistette, il figlio primogenito Oddone II; a ogni modo, o subito, o poco dopo, U. II, del quale soltanto fanno menzione indiscutibile i documenti; mentre di fatto esercitava ancora la sovranità l'ava Adelaide. Morta questa, quasi tutti i dominî del Piemonte, tranne i valichi alpini del Moncenisio e del Grande e Piccolo San Bernardo, con una parte delle valli della Dora Riparia e di Aosta, andarono perduti; ma già nel 1097, o al più tardi nel 1098, si ha notizia della discesa di U. II in Piemonte allo scopo di riconquistarvi di fatto gli aviti dominî, mentre nominalmente, secondo alcuni, ne avrebbe proclamato solennemente il diritto con l'assunzione del titolo di marchese. Ma i documenti nei quali questo compare sono falsi o sospetti.
Le tracce della sua attività sono assai scarse, perché comprese solo nel breve periodo che corre dalla donazione ai canonici di Oulx, la cui data oscilla fra il 1097 e il 1098 per le ragioni dette di sopra, alla sua morte avvenuta il 19 ottobre del 1103. Al 1097 è anche attribuito un altro documento importante, una donazione al priorato del Bourget fatta per la salute dell'anima del padre suo Amedeo II e per impetrare la protezione di Dio in occasione del suo viaggio d'oltremare. Queste parole ci rivelerebbero l'intenzione sua di partecipare ad una crociata, che però non ebbe poi seguito; ma il documento è tra quelli sospetti anche perché reca il titolo marchionale unito al nome di U. II; mentre un altro documento, che reca lo stesso titolo, contenente una donazione al monastero della Novalesa, attribuito al 1093, anche importante perché anticiperebbe di qualche anno la prima notizia che si ha di lui, è ormai ritenuto per falso; e se anche, tutt'al più, fosse vero nella sostanza, non darebbe alcun affidamento di esattezza la sua data, per le discordanze cronologiche che vi si riscontrano. Così pure non si può più attribuire a lui, come da molti si è per un pezzo ritenuto, la donazione fatta nel 1094 da un Umberto del fu Amedeo alla chiesa di Ivrea, perché autore ne fu invece un conte del Canavese; né si può prestare fede alle cronache antiche di Savoia che attribuiscono a lui l'acquisto della Tarantasia. Questa già da prima era venuta in possesso di Casa Savoia.
Dalla sua discesa di qua dalle Alpi U. II non trasse gran frutto; tuttavia conservò la sovranità delle valli di Susa e di Aosta e riuscì a stringersi intorno parecchi rappresentanti della feudalità piemontese. Con il comune di Asti stipulò nel 1098 patti alquanto gravosi bensì, ma se ne assicurò l'alleanza contro il più potente fra gli usurpatori degli aviti dominî, Bonifacio Del Vasto. (da Dizionario Biografico degl iItaliani)
Collocazione
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