D. Astrologo Abadal, Gli esordi e il periodo marchigiano, in "Anselmo Bucci e gli amici di Novecento Martini, Oppi, Sironi, Wildt", catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, 2012, p. 19: "Bucci da Fossombrone: con questa dicitura l'artista firma alcune delle sue opere e dei suoi scritti. è un'antica usanza quella di ricorrere a una denominazione toponimica, ovvero quella di affiancare al proprio nome di battesimo il luogo di nascita, come si ritrova in celebri artisti del passato. In Bucci, tuttavia, questa affermazione di identità risulta essere rafforzata dall'accostamento del nome di famiglia, di per sé sufficiente alla propria identificazione, col paese natìo. La scelta va quindi intesa come atto consapevole di appartenenza, un omaggio alla propria Fossombrone: scelta che assume ancora più valore se letta con gli occhi di chi ha vissuto per anni a Parigi e ha viaggiato a lungo per l'Europa".
L'artista nasce da Achille e Sestilia Chiavarelli, secondo di cinque fratelli: Giovanni, Anselmo, Emilia detta Bigia, Anna, Maria. A causa degli impegni del padre, ispettore scolastico, la famiglia si trasferisce ben presto, nel 1888, a Cittadella di Padova.