Il materiale grafico che costituisce il Fondo Disertori consente di approfondire la conoscenza di un aspetto dell'attività dell'artista, quello di illustratore, sino a questo momento solo minimamente indagato.
Accanto all'incisione, la produzione illustrativa ha impegnato l'artista sino dagli esordi, attraverso collaborazioni inizialmente occasionali e frammentate con riviste - tra cui “La Lettura”, mensile del “Corriere della Sera”, e “Emporium” -, case editrici come Cappelli di Bologna, Tipografia Emiliana di Venezia, Sansoni e Bemporad di Firenze, nonché la nota collana editoriale “I Classici del Ridere” di Angelo Fortunato Formiggini.
Tale attività è divenuta poi sempre più intensa e continua, proseguendo sino alla piena maturità, associata in particolare alla progettazione di sovraccoperte per l'editore Mondadori.
Il Gabinetto dei Disegni conserva bozzetti per illustrazioni e copertine dagli anni Dieci ai primi anni Sessanta, dimostrando come Disertori procedesse gradualmente e meticolosamente nel perfezionare le sue invenzioni grafiche dai primi grovigli di segni a matita sino alle definitive, sintetiche soluzioni lineari.
Anche per questo comparto dell'attività dell'artista, per illustrare il processo creativo sino al prodotto finale è stato essenziale integrare il materiale del Fondo Disertori con l'apporto di altri istituti civici, sempre precisati nelle didascalie delle opere.